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Il nostro studio di progettazione opera nei territori rurali dell’Italia centrale da molti anni. Questa lunga esperienza ci ha permesso di acquisire una conoscenza approfondita della costruzione sia all’interno dei centri storici, sia nelle aree agricole. La nostra conoscenza, che ha un rapporto diretto col campo, fa da sfondo alla realizzazione di edifici residenziali unifamiliari privati, ma anche di opere per l’attività turistica e produttiva.

La natura è fatta di materiali che parlano. Le pietre, il legno e l’argilla ci offrono un’esperienza complessa, visiva, tattile e a volte anche olfattiva. Tutto serve a tirarci dentro l’ecosistema di cui siamo parte in un processo forte, ruvido, ma sempre orientato alla meraviglia.
I materiali possono raccontare delle storie. Usati e riutilizzati nel corso dei secoli, smantellati da un edificio per aiutare a costruirne un altro, i materiali tradizionali hanno vissuto centinaia di vite diverse e sono stati riciclati senza il bisogno di processi industriali, ancor prima che il concetto di riciclo diventasse dominante.
Uno sguardo sanificato, molto diffuso nell’estetica contemporanea, tende a liquidare le tracce della creazioni o della metamorfosi degli elementi naturali come difetti da evitare. Questo tipo di sguardo condanna le macchie sulle superfici, segno del tempo e dell’uso, della storia e delle abitudini, quasi fossero “macchie dell’anima” da cui fuggire in preda all’isteria.
Quando costruiamo, non possiamo non considerarci parte di una natura che ancora amorevolmente ci ospita.

Costruire una casa è un atto forte e impegnativo, un atto che esprime la nostra volontà di stabilire un dialogo con l’ambiente che ci circonda. Un dialogo che non può essere a senso unico. Le forze naturali, proprio come le persone che circondano un edificio o iniziano ad abitarlo, contribuiscono a plasmarne la forma.
La geometria, la matrice ermetica del progetto, oggi viene dimenticata a favore di forme nuove, sicuramente seducenti, ma dominate dagli strumenti digitali.
Il valore simbolico del disegno, invece, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella costruzione. Perché l’uomo appartiene alla terra, ma guarda sempre verso il cielo.

Alcuni storici dell’architettura sostengono che il cliente sia il padre di un progetto e l’architetto sia la madre. Da questa relazione nasce l’edificio, frutto della seduzione e del coinvolgimento tra le parti coinvolte. È vero che il cliente ha sempre ragione, ma la natura ha più ragione di tutti. Il primo passo per realizzare un edificio è l’ascolto dell’ambiente circostante. Poi arriva la definizione delle esigenze alle quali la nuova costruzione dovrà rispondere. Questo permette di stabilire un rapporto armonico con il contesto, che rappresenta la reale sostenibilità di un qualsiasi intervento.